sabato 17 febbraio 2007

Gli scambi che formano la radice della stazione di testa Torino Augusta e che smistano il traffico verso Milano (linea doppia binario che si tuffa sottoterra nel passante), verso Savona (linea non elettrificata a binario singolo) , e verso il deposito locomotive, sono posizionati vicino al bordo del plastico, ho preferito in questo caso gestirli con dei motori sottoplancia comandati da deviatori elettrici posti sul fianco del plastico a formare un piccolo quadro sinottico




giovedì 1 febbraio 2007

La città

Nella zona adiacente al deposito avendo un pò più di spazio posso sfogare la mia "voglia di città". Detesto i plastici con stazioni imponenti che servono due case, una grande sztazione si può giustificare solo con una grande città, e dove lo spazio non c'è la grande citta va in qualche modo suggerita.
In questo caso si susseguono con un criterio che ho ritenuto sensato, le immagine quasi indistinte sulla parete, i palazzi più moderni e più alti sul fondo (per lo più tagliati in due). Più verso di noi un isolato con architettura mista. In primo piano un isolato in pieno stile barocco tipico di Torino e del suo centro storico.
E per finire un edificio ferroviario, la tipica cabina di controllo che gestisce il traffico e gli scambi di stazioni così grandi. Obbiettivo in parte raggiunto anche quì è quello di rompere i parellelismi è impedire la vista diretta del muro, dove le strade si andrebbero a schiantare rompendo l'illusione.